Dicono di me

Ho suonato con Massimo quasi di continuo dal 2003 al 2007, in formazioni complete e complesse ma anche in duo o trio acustico. È un musicista estremamente affidabile e sensibile. Non è un percussionista travolgente ed improvvisatore, ma un cesellatore del ritmo, costruisce tappeti ritmici su cui è molto semplice suonare. Abile soprattutto con gli shaker con il cajon e i tamburi a cornice. Aspetto non secondario poi il suo modo di stare sul palco, coinvolgente e solare che diventa un valore aggiunto dello show.

A livello umano è il compagno di viaggio che tutti vorremmo avere.

Niccolò Fabi: cantautore

Ho lavorato a lungo con Massimo, fra l’altro in un tour molto importante (LA CURA DEL TEMPO di Niccolò Fabi). Massimo è un professionista e allo stesso tempo un artista, la sua precisione nel time facilita il lavoro di un batterista che si trova al suo fianco. Suonando bene anche la batteria ha una grande capacità di interagire con gli stessi. Grande gusto riesce a carpire immediatamente la cosa musicalmente più giusta. Inoltre, che non è cosa da poco, si ha a che fare con una bellissima persona, solare e disponibile, generoso e per niente polemico. Ho lavorato con lui anche per il mio secondi CD AVANT LE DESERT, anche in quella occasione si è comportato egregiamente. Io ho grande stima di lui.

Agostino Marangolo – batterista

Pino Daniele, A. Venditti, R. Cocciante, Niccolò Fabi, Goblin, New Perigeo, etc…

Massimo Cusato ha dato un meraviglioso contributo all’arte del tamburello e delle percussioni suonando con i suoi adattamenti creativi dei suoni dei tamburi manuali alla batteria. Inoltre, il suo stile di insegnamento generoso e vivace ha dato a una serie di percussionisti una nuova gamma di idee per espandere i propri sforzi tecnici e musicali.

Glen Velez – percussionista

Juilliard School, Pat Metheny, Zakir Hussain, Suzanne Vega, etc…

Ho conosciuto Massimo Cusato a KOSA Vermont 2015, dove eravamo entrambi insegnanti. Durante il suo sound check mi sono seduto sul palco accanto a lui perché mi ha affascinato il modo in cui suonava il suo strumento e il feeling che stava creando. Suonava un pazzo funky con un tamburello, una cassa e un hi-hat.

Non ho mai visto niente di simile. Incredibile groove e personalità, lo adoro!

John Blackwell – batterista

Prince, Patti LaBelle, Cameo, Bootsy Collins.

 

Ho il privilegio di suonare con Massimo Cusato da qualche anno e pur conoscendolo di nome, da tempo ovviamente, mi ha fatto piacere scoprire un musicista che oltre a una grande conoscenza della tecnica dei suoi strumenti partecipa in modo estremamente creativo a qualsiasi progetto nel quale si trova coinvolto. Avendo io amato le percussioni, che ho sempre trovato negli artisti con i quali ho collaborato, mi sento di affermare che Massimo è il percussionista che in Italia rappresenta più di tutti primitività, tecnica, curiosità e professionalità nel porsi nei confronti della musica soprattutto perché ha anche progetti artistici importanti a suo nome.

Michele Ascolese – chitarrista

Fabrizio DeAndré, Teresa De Sio, A. Branduardi, Tullio de Piscopo e tanti altri

Massimo Cusato è un percussionista dotato di grande talento ed animato da forte passione. L’unicità della sua impostazione consiste nel combinare l’uso delle percussioni sia a livello musicale sia a livello tecnico che traggono la loro origine dalla tipica tradizione dell’Italia meridionale, con applicazioni del tutto moderne. L’uso pregevole degli strumenti gli consentono di mixarela tradizione italiana del tamburello con l’attualissimo drum set, mantenendo, al contempo, l’elevato potenziale di energia nel suonare entrambi. Massimo può essere annoverato tra i grandi percussionisti appartenenti alla nuova generazione del XXI secolo per la sua freschezza e creatività d’esecuzione dello strumento.

Aldo Mazza – percussionista

Co-fondatore e direttore artistico di KOSA

Massimo Cusato è un percussionista ben equilibrato. Egli unisce stili provenienti da diverse culture sia con le percussioni a mano che con le bacchette. Così facendo crea un ritmo “ibrido”, vivace e focoso, unicamente e inevitabilmente suo. Mi piace molto il suo stile e il modo in cui lo esegue.

Gordon Gottlieb – percussionista

Juilliard School, Steely Dan

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